Tagua, dove trovarla?
In questi giorni ricevo molte mail in cui mi chiedete dove trovare la tagua….
Lo stesso quesito me lo pongo anche io a volte…sì perché quella che utilizzo fa parte di un piccolo lotto che ho acquistato un po’ di tempo fa grezza (era un fondo di magazzino di almeno una ventina di anni, se non di più!) e che pian piano ho colorato e sto naturalmente terminando.
Ho cominciato proprio da questo splendido materiale il mio cammino della lavorazione sulla frutta e della colorazione del legno con i pigmenti naturali che, devo dire, mi sta dando molte soddisfazioni. E, ormai, di tempo ne è passato.
Dopo i vari tentativi ed esperimenti sulla lavorazione mi sono sempre più appassionata, soprattutto vedendone i risultati…
Interessanti, non solo dal punto di vista estetico, ma soprattutto, perché ricavati da materiali naturali.
Ho sempre pensato che il rispetto per l’ambiente e per la natura possa solo apportare e non togliere nulla a chi voglia vivere in salute e armonia.
Mi hanno detto che mi occupo di “riciclo vegetale”, di “riuso vegetale”, ed effettivamente, se ci penso, è “anche” così….riutilizzo dei materiali che verrebbero scartati (i noccioli di ciliegia, di albicocca e di pesca ad esempio) in modo diverso, facendone degli ornamenti, dei gioielli…
Gioielli già in natura, e la tagua è proprio un esempio di questo. Se pensiamo agli utilizzi che se ne fanno in Ecuador, in Colombia, che persone riescono a sopravvivere grazie ad una palma i cui semi paiono avorio, capiamo come la Natura meriti il nostro totale rispetto.
E quando mi chiedono cosa ne pensi del “riciclo” di altri materiali rispondo che è giusto riutilizzare materiali in modi nuovi…la plastica è al primo posto in questo campo. Ma credo ancor di più che si debba prospettare una riduzione della produzione della plastica, di tutti i materiali ed i componenti chimici che piano piano non possono che finire per soffocare la nostra terra, oltre che rovinare la nostra vita.
Eco-sostenibile, eco-compatibile, eco-friendly, sempre di più negli ultimi tempi sento parlare di “eco”, quasi fosse uno spot pubblicitario e non una filosofia di vita…
Il rispetto della natura anche nei gesti quotidiani, questo sì che potrebbe essere utile, non l’utilizzo di materiali per moda o perché serve a vendere…
Mi sono persa…. completamente fuori tema, ma quando si parla di questo mi appassiono e, inevitabilmente, finisco per confondere le idee.
Tornando alla tagua e a dove trovarla, in breve, non saprei dove indirizzarvi. Sicuramente la tagua migliore l’ho vista in siti sudamericani ma capisco che (e questo vale anche per me) l’importazione non sia semplice ed abbia notevoli costi. Prossimamente magari pubblicherò una lista di siti dove poter dare un’occhiata, certo è che il materiale è costoso, non è chiamato “avorio vegetale” a caso.
Questo lo chiarisco perché a volte si pensa che si tratti di qualcosa di poco valore e così non è!
Ho visto molta tagua ultimamente anche in Italia…attenzione, ci sono molte imitazioni. Non è possibile acquistarla a prezzi ridicoli (collane a tre, cinque, otto euro), probabilmente è pasta di legno se vi va bene, altrimenti cartone pressato (un po’ come il “legno cocco” 😉 ).
Se poi non vi interessa il materiale ma la forma ed i colori sgargianti vanno bene lo stesso anche quelle, anzi vi permettono di risparmiare.
Anche su ebay ho visto qualcosa, basta cercare tagua…ma credo che con una semplice ricerca via internet possiate trovare ogni informazione utile. Se avete domande potete lasciarle qui sotto, vi rispondo molto volentieri.
Per chi volesse acquistare da me qualche (dico qualche…non ne ho molta) noce di tagua intera o sezionata può scrivermi e, se posso, vedrò di accontentarlo. A patto che mi mandi una fotografia della sua creazione che pubblicherò con piacere.
Di sicuro sarà un pezzo unico, anche nei colori….
Beh, le mie lunghissime considerazioni sono terminate, grazie per la pazienza e la voglia di leggere, sempre se siete arrivati sino qui…..

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